Michael Collins è rimasto impresso nella storia irlandese come uno dei grandi “cosa avrebbe potuto essere”. Un uomo di intelligenza straordinaria, con una vitalità incredibile e un attivismo irrefrenabile, la sua morte fu un disastro per il nascente stato irlandese. La sua perdita era resa ancora più tragica dalla morte del Presidente Griffith, avvenuta solo 10 giorni prima a causa del troppo stress. In una delle ultime apparizioni in pubblico Collins stava marciando dietro al feretro del suo amico e collega di gabinetto. Dopo una settimana, Collins raggiunse Griffith nel cimitero monumentale di Glasnevin a Dublino.
Ma quelle che colpirono più di tutto furono le sue parole profetiche nel giorno in cui il trattato fu firmato. Quando Lord Birkenhead, sapendo di quanto il Trattato sarebbe stato impopolare in Inghilterra, commentò che probabilmente stava firmando la sua condanna a morte “politica”, Michael Collins replicò: “Io potrei aver firmato la mia reale condanna a morte.”
Collins rimane nella memoria di tutti come uno straordinario leader che guidò il popolo irlandese ad affrancarsi dal dominio britannico, che ispirò una generazione, e che morì prima del tempo mentre il suo paese faceva i primi passi sulla strada dell’indipendenza.
fonte: wikipedia