(…) Apriamo una stagione di nuovo patriottismo abbandonando egoismi, furbizie e particolarismi. Una stagione coraggiosa che deve partire dalla constatazione da parte di tutti di un’inconfutabile verità: siamo una società bloccata.
Tutti quanti: imprenditori, notai, intellettuali, professori, sindacalisti, magistrati, siamo chiamati in causa da questa situazione.
E sono d’accordo con Galli della Loggia quando scrive che una grande operazione verità sullo stato generale del paese è il punto dal quale dobbiamo partire. Il conformismo pubblico è diventato una cappa insopportabile, le reticenze e le bugie che il paese ha steso sulla sua effettiva situazione rischiano di essere smascherate in tempi molto brevi.
Essere classe dirigente significa dare più che prendere. E’ venuto per tutti il momento di ricordarlo.
Dobbiamo tutti noi contribuire a ricostruire una casa comune che per troppo tempo è stata trascurata partendo dai valori che ne rappresentano le fondamenta: merito, onestà, responsabilità, lavoro, autorità, spirito di sacrificio, giustizia.
Solo se riscopriremo il valore del bene comune sarà possibile ritrovare una sintonia tra il legittimo pluralismo degli interessi e un senso dello stato che per troppo tempo è stato dimenticato.
tratto da: INTERVENTO di Luca Cordero di Montezemolo SU RAPPORTO LUISS “GENERARE CLASSE DIRIGENTE” – 19 Marzo 2008