Valorizzare le buone pratiche consente una gestione competente del rischio e aiuta a limitare conseguenze impattanti su tutta l’organizzazione. Ma questo non basta; è bene dotarsi di strumenti digitali settati appositamente per la gestione e misurazione del rischio integrato. Dall’analisi delle cause degli eventi avversi è possibile implementare un piano d’azione, così da evitare il ripetersi degli errori.
La sanità, come ogni altro ente della Pubblica Amministrazione, è esposta a una serie di rischi spesso difficili da prevedere, tra i quali quello del rischio clinico, che impatta sulla salute dei pazienti e influisce sull’etica e la reputazione delle strutture. Per ridurre al minimo questa minaccia, è fondamentale partire dall’analisi delle criticità esistenti e pianificare strategie di intervento attraverso l’individuazione di possibili azioni di miglioramento. In tale contesto, l’implementazione di un software per la gestione del rischio in sanità consente di procedere in modo ordinato e razionale.
Oltre a supportare l’analisi delle cause degli eventi avversi, è necessario mappare i processi aziendali e analizzarne le vulnerabilità, al fine di definire un piano di prevenzione che riduca la probabilità di eventi avversi e ne mitighi l’impatto quando si verificano.
fonte: Software per la sanità, come digitalizzare la gestione del rischio integrato