Un’organizzazione non è mai un’isola. In un mondo complesso e in mutazione, il monitoraggio e la gestione dell’ambiente esterno sono una necessità per qualsiasi organizzazione che punti al successo. Già da tempo, le grandi multinazionali hanno investito nelle attività di public affairs per comprendere i principali cambiamenti sociali e politici e per allineare le loro pratiche con le agende politiche internazionali come i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. Sempre più spesso, i governi in tutto il mondo utilizzano il cosiddetto “soft power” per creare alleanze con altri Paesi, e si sono dotati di strategie di comunicazione e di engagement per dialogare con le comunità locali.
L’impatto dei public affairs sull’ecosistema sociale ed economico è cruciale. Eppure, questa professione resta relativamente sconosciuta al grande pubblico, soprattutto se paragonata ad altre discipline come il Marketing o le Vendite.
Legislazione e regolamentazione hanno un forte impatto su tutte le organizzazioni implicate, per questo spesso il lavoro dei professionisti dei public affairs viene identificato solo con l’attività di “lobbying”. In realtà, le relazioni istituzionali sono solo una delle attività di public affairs, e il ‘lobbying diretto’ – l’interazione diretta con i decisori pubblici – ne rappresenta una parte ancora più piccola.
Influenzare una decisione pubblica, come ad esempio un progetto di legge, quando è già oggetto di dibattito parlamentare, è molto complesso. Utilizzare i public affairs in modo strategico significa anticipare gli sviluppi regolamentari e mettere in atto campagne onnicomprensive e multi-stakeholder per costruire consenso intorno ad un determinato punto di vista.
Oggi le aziende hanno l’opportunità di comunicare direttamente con il pubblico, le cui opinioni, attraverso gli strumenti della democrazia, possono influenzare la politiche pubbliche. La digitalizzazione della comunicazione ha ampliato esponenzialmente la partecipazione del pubblico nei dibattiti politici, fornendo strumenti nuovi alla funzione di public affairs.
Una buona pratica di public affairs, che sia esterna o interna alla organizzazione, dovrebbe includere, come minimo, le seguenti attività, ciascuna supportata da professionisti e risorse adeguate:
- Relazioni istituzionali – interagire con i rappresentanti politici e funzionari, inclusi i parlamentari, membri del governo e i loro gabinetti, e i rappresentanti regionali e locali.
- Policy – formulare una posizione aziendale su un tema e su una proposta legislativa o regolamentare.
- Gestione degli stakeholders – costruire e mantenere relazioni con i gruppi e gli individui (associazioni di categoria, ONG, esperti, social media influencers etc.) che hanno un interesse e/o un punto di vista influente intorno ad un tema rilevante per l’azienda.
- Monitoraggio dell’opinione pubblica – acquisire dati sulle opinioni e il sentimento generale del pubblico su una data questione.
- Gestione di crisi – anticipare e rispondere in modo efficace ad una crisi, come un titolo di giornale negativo.
I risultati migliori nelle attività di public affairs si ottengono quando esse interagiscono in sincronizzazione strategica con la Comunicazione Istituzionale. Un certo grado di approssimazione è, pertanto, necessario nello spiegare come queste diverse funzioni e profili lavorano insieme nell’interesse di un’organizzazione. Mentre lo scopo primario delle PR è essenzialmente quello di “controllare e tracciare” il flusso di informazioni su un’azienda, l’obiettivo della Comunicazione Istituzionale è quello di identificare i temi sui quali l’aziende deve comunicare. In questo contesto, facendo leva su fattori come gli investimenti, la creazione d’impiego e le iniziative ‘giving-back’, e impegnandosi attivamente con le comunità di riferimento, una strategia di public affairs efficace può portare i decisori pubblici a sostenere un’agenda condivisa, anche quando tale sostegno può essere controverso.
Poiché le attività di public affairs tendono a coinvolgere i più alti livelli di un’organizzazione, esse verranno percepite come un’espressione diretta della sua leadership, nel bene e nel male. Con la continua evoluzione dei modelli di leadership a riflesso delle tendenze contemporanee, come l’inclusione e la diversità, l’apertura e la trasparenza, l’attenzione alle questioni sociali ed economiche globali, le strategie e le pratiche dei public affairs devono anch’esse evolvere di conseguenza.
In conclusione, i public affairs possono essere visti come il braccio diplomatico delle aziende, in quanto lavorano per accorciare le distanze tra gli attori coinvolti e gli interessi e le sensibilità che esprimono.
fonte: Public Affairs & Careers