Secondo Marco Bortolotti, responsabile dei servizi informativi dell’Ospedale di Sassuolo, l’esigenza di valorizzare i dati era chiara fin da subito: “Fortunatamente, avevamo a disposizione un bagaglio storico di dati molto importante. Attraverso i servizi Artexe abbiamo ottenuto informazioni solide, le abbiamo clusterizzate e analizzate così da comprendere rapidamente quali possibilità avessimo per recuperare le prestazioni passate” (qui un video in cui Bortolotti racconta la sfida che ha dovuto affrontare l’Ospedale di Sassuolo e come è riuscito a gestirla al meglio sfruttando i dati per prendere decisioni data driven).
Tra i dati presi in considerazione, lo storico delle prenotazioni e degli accessi, l’occupazione degli spazi disponibili, la durata delle visite e gli ambulatori utilizzati. Attraverso l’acquisizione continua di informazioni da diversi sistemi, tra cui quelli di prenotazione (come il CUP), le soluzioni di data analytics di Artexe furono capaci di fornire stime precise sulla quantità di pazienti che si sarebbero presentati nelle sale d’attesa. Di fatto, venne quindi creato un pannello per il monitoraggio e la previsione degli assembramenti all’interno dei locali ospedalieri.
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