Cultura e ricerca motore di rinnovamento economico

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L’Accademia nazionale dei Lincei ha chiuso l’anno accademico 2009-2010 con l’Adunanza generale solenne, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Un breve stralcio del discorso del presidente Lamberto Maffei.
“Signor Presidente della Repubblica, Autorità, illustri Consoci e Colleghi, Signori e Signore, è mia ferma convinzione, e linea guida del mio programma, che nel momento attuale, irto di gravi problemi economici e sociali, sia necessario riaffermare con forza il ruolo fondamentale dell’Accademia dei Lincei, affinché essa si ponga sempre più a riferimento di settori o di gruppi operanti nella società e, oltre a tenere viva e trasmettere la cultura del passato, sia aperta alle istanze dell’oggi e alle sfide del domani.

Il mondo culturale e più in generale la comunità, guardano con viva preoccupazione al degrado dei comportamenti sociali, alla base del quale stanno la marginalizzazione e perfino il disprezzo della cultura, a torto giudicata priva di una ricaduta economica, e più in generale la perdita di valori tradizionali come la correttezza, l’onestà e la moralità, sempre più sottovalutati e screditati, quando non pericolosamente sostituiti da altri. Ciò ha conseguenze particolarmente insidiose per le nuove generazioni che subiscono un indebolimento delle capacità di critica e di contrasto propositivo. La mia diagnosi è quella di una vera e propria degenerazione o atrofia culturale del tessuto sociale, che colpisce oggi una minoranza di cittadini, ma che tende a espandersi come una pericolosa epidemia. L’Accademia, per rispetto della sua tradizione e per convinzione dei suoi membri, ha il dovere di difendere quei valori, la cui pratica è condicio sine qua non di ogni attività intellettuale, e al contempo di far conoscere diffusamente, nei limiti delle sue possibilità, il pericolo di tale patologia per la vita civile del Paese e per  la sua posizione nel mondo.

È in questo proposito che, tra le diverse iniziative, abbiamo organizzato una serie di Conferenze a Classi Riunite tenute da illustri oratori invitati a dare il loro contributo all’analisi di queste patologie sociali per ricavarne indicazioni su possibili cause e adeguate terapie.

Particolare rilievo all’iniziativa è venuto dalla partecipazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che con la sua conferenza “Verso il 150° dell’Italia unita: tra riflessione storica e nuove ragioni di impegno condiviso”, tenutasi il 12 febbraio 2010, ha inaugurato, di fatto, qui all’Accademia dei Lincei, le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.

In un periodo in cui il concetto stesso di Unità d’Italia viene messo in discussione, le parole del Presidente lo hanno riconfermato come ineludibile valore politico, sociale ed economico, premessa necessaria per una  più incisiva azione sopranazionale.

Nel corso di queste conferenze abbiamo avuto modo di riflettere e confrontarci su una vasta gamma di tematiche valoriali di cui gli oratori, a partire dalle proprie competenze specifiche, hanno efficacemente suggerito possibili antidoti contro il degrado e di principi guida nell’affrontare alcuni passaggi cruciali del nostro tempo.

È mio auspicio che le parole e le argomentazioni di queste belle e accorate conferenze, trovino orecchi attenti e possano essere stimolo ad attivarsi per costituire con le molte persone di buona volontà una solida barriera contro il dilagante affievolirsi dei sani principi che nel corso della sua lunga storia hanno sempre ispirato questa Accademia, aggregazione sinergica delle risorse intellettuali del Paese.

E’ mio intento, in collaborazione col vicepresidente Alberto Quadrio Curzio, organizzare più frequentemente conferenze e convegni su temi di interesse comune alle due classi di Scienze Fisiche e Naturali e di Scienze Morali, affrontando problemi di interesse generale come quelli del clima, dell’energia, delle caratteristiche geologiche del territorio, o dell’economia e della giustizia. Trovo che, pur nella specificità delle discipline, la discussione comune di menti con preparazioni diverse risulta efficace e costruttiva.

Permettetemi di porre particolarmente alla vostra attenzione alcune delle nostre attività, non perché siano più importanti di altre, ma perché investono problemi di più largo interesse.

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