“C’è un popolo senza visibilità, quello del lavoro autonomo e della piccola imprenditorialità, che esprime la voglia di sviluppare una rinnovata rappresentanza dei propri interessi, in discontinuità con l’attuale primato delle dinamiche d’opinione nei processi di decisione politica. Oltre a questa porzione solida della società, la realtà degli “invisibili” è fatta anche di giovani dal futuro incerto, lavoratori extracomunitari e badanti, “qualcosisti” impiegati in un terziario dai contorni confusi, che insieme compongono un mosaico spesso ignorato dalle statistiche ufficiali.”
tratto da: Rapporto Censis La società solida degli “invisibili”