Come il mercato non può svolgere contemporaneamente la funzione di campo e di regole del gioco, così lo stato non può essere arbitro e giocatore. E’ questo il principale problema nell’agenda del governo mondiale.
Basata su alcuni capisaldi quali l’economia di mercato, la libera iniziativa, la lotta ai monopoli (pubblici e privati) e la stabilità monetaria, l’economia sociale di mercato è distante sia dalle dottrine interventiste come dal capitalismo selvaggio. Al centro c’è l’idea che il sistema economico, per esprimere al meglio le proprie funzioni produttive-allocative, dovrebbe operare in conformità con una “costituzione economica” che lo stato stesso pone in essere.
Il libro sarà presentato il 4 marzo, alle ore 17.00, presso la Pontificia Università Lateranense e il 2 aprile, alle ore 17.00, presso l’Istituto Luigi Sturzo.