Berlusconi punta sull’implosione del PD

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Roma, 1 Dicembre 2008 – AgenParl – Non c’è dubbio: Berlusconi, consapevole dei problemi che  travagliano all’interno il Pd, ha messo in atto una strategia che ha l’obiettivo di sollecitarne l’implosione. E’ consapevole del dualismo tra Veltroni e D’Alema, ma soprattutto del disagio col quale vivono nel Pd i rutelliani, i prodiani e i cattolici di stretta osservanza, uniti nel rifiutare l’adesione del partito al PSE, nonché la politica di ‘contiguità’ alla Cgil e soprattutto all’Italia dei Valori.

Berlusconi ancora una volta, come ha fatto ieri, giocando su questo tavolo, sollecita Veltroni a rompere con Di Pietro, benché i rapporti tra Pd e IdV, da tempo, siano diventati piuttosto tempestosi.

E’ ritornato alla carica su questo tema dopo aver indotto Cisl e Uil a dissociarsi dalla Cgil, determinando così nel Pd quella divaricazione che ha portato un’ala del partito a sentirsi solidale con la Confederazione di Epifani e l’altra ala ad avvicinarsi ancora di più al sindacato di Bonanni.

Questa situazione, come sostiene l’ex deputato del Pd Peppino Caldarola, appunto, nel maggio prossimo, con le votazione per l’Assemblea europea, potrebbe provocare l’implosione del partito e quindi la nascita di una formazione politica composta dai riformisti moderati capeggiati da Francesco Rutelli.

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